Fratelli!
Chi sono gli stanchi e gli oppressi?
E per opera di chi essi sono
stanchi ed oppressi?
Non
è forse invece vero che troppo spesso siete voi stessi a definirvi
stanchi ed oppressi?
Fratelli
e Sorelle tutti!
Voi potete creare un rapporto con il vostro Dio che
sia "io, Dio e gli altri", oppure che sia "Dio, io e
gli altri", ma potete anche creare un rapporto che sia "gli
altri, Dio ed io".
Comprendete il mio parlarvi? E se l'avete compreso, in quale rapporto vi
siete posti, per mezzo del quale vi relazionate verso il Dio vostro?
Se infatti vi definite stanchi ed oppressi, allora voi siete nel "io,
Dio e gli altri". Se siete coloro che non si sentono stanchi ed
oppressi ma si sentono parte della propria chiesa, allora voi siete
nel "Dio, io e gli altri".
Ma se credete, ed osservate il
Vangelo nelle opere quotidiane, istante per istante con il Cristo
sempre nel cuore e nella mente, allora voi siete nel "gli altri,
Dio ed io".
Credete
infatti che gli altri siano meno stanchi e meno oppressi di voi?
In
verità vi dico, quando imparerete a volgere sempre lo sguardo verso
il prossimo ed a vivere immedesimandovi nel prossimo, allora siete
vere membra della Chiesa di Cristo, ma fin quando il prossimo vostro
è l'ultimo dei vostri pensieri, allora voi siete nella chiesa degli
uomini.
Se infatti Cristo antepose il prossimo Suo, cioè l'uomo, a
Se stesso, perché dunque voi anteponete voi stessi e la chiesa vostra al prossimo
vostro?
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